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Maggiore flessibilità negli appuntamenti per l’assegno di inclusione

lentepubblica.it • 29 Marzo 2024

appuntamenti-assegno-di-inclusioneIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emesso una circolare che ha introdotto maggiore flessibilità per gli appuntamenti con i nuclei beneficiari dell’assegno di inclusione da parte dei servizi sociali dei Comuni.


Si tratta nello specifico di tutte le procedure relative all’applicazione dell’Assegno di Inclusione (ADI) e il primo incontro con l’ufficio territoriale che si occupa dei servizi sociali.

Secondo quanto previsto dal decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito nella legge n. 85 del 3 luglio 2023, la richiesta per accedere all’ADI deve avvenire in via telematica e l’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è tenuto a verificare le informazioni fornite dal richiedente. Dopo l’accettazione della domanda, il richiedente deve iscriversi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il patto di attivazione digitale (PAD) del nucleo.

La legge prevede che l’INPS invii automaticamente i dati del nucleo familiare beneficiario ai servizi sociali del Comune di residenza per l’analisi e la presa in carico dei componenti con bisogni complessi. I beneficiari devono presentarsi presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD per non incorrere nella sospensione del beneficio.

Maggiore flessibilità negli appuntamenti per l’assegno di inclusione

Tuttavia, a causa del notevole numero di richieste ricevute nei primi due mesi dall’avvio della procedura, che ha comportato ritardi nella trasmissione dei dati ai Comuni, si sono verificate difficoltà nella gestione dei primi appuntamenti con i nuclei beneficiari da parte dei servizi sociali dei Comuni nei tempi previsti.

Pertanto, è stata introdotta una flessibilità temporale: per le domande pervenute all’INPS dal 18 dicembre 2023 al 29 febbraio 2024, il termine per il primo incontro con il nucleo familiare può decorrere dalla trasmissione dei dati da parte dell’INPS al Comune. Per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2024, il termine rimane fissato dalla sottoscrizione del PAD.

Per facilitare l’attuazione di questa disposizione, le piattaforme informatiche sono in fase di aggiornamento per allineare i termini della sospensione del beneficio a 120 giorni dalla trasmissione delle domande ai Comuni, limitatamente alle domande presentate dal 18 dicembre 2023 al 29 febbraio 2024.

Questa misura consentirà ai Comuni con un alto numero di domande di pianificare in modo più efficiente i primi incontri. Tuttavia, resta valido il principio della decadenza dal beneficio in caso di mancata presentazione del nucleo familiare a una convocazione.

Il testo della Circolare

Qui il documento completo.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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